Napoli,
Un'esperienza fuori dal normale

"Pulcinella"

pulcinella
fonte:

Roberta Rotondo

Tra storia e scaramanzia

Da via San Biagio dei Librai per raggiungere il busto di Pulcinella impiegheremo all'incirca 6 minuti, così saremo giunti alla fine del nostro viaggio.
Il busto di Pulcinella si trova a pochi passi da via dei tribunali, è situato nel vico del Fico al Purgatorio, sotto a degli archi. Esso fu donato dallo scultore napoletano Lello Esposito nel 2012, è fatto di bronzo ed è alto un metro e venti ed appoggia su una base di pietra.
Questa maschera da sempre rappresenta la cultura popolare napoletana, comparsa per la prima volta nel XVI secolo ed è attribuita a Puccio d'Aniello, che era un contadino di Acerra che stufo di coltivare la terra decise di entrare a far parte di una compagnia teatrale. Molti sostengono invece che tale maschera derivi da "Pulcinello", ovvero si riferiva ad un piccolo pulcino con il naso curvo e adunco.
Anche se ad oggi è attribuito all'attore Silvio Fiorillo che era solito comparire in scena con un cappello bianco e una mezza maschera che copre solo gli occhi, mettendo in risalto il naso ricurvo, viso pieno di rughe, occhi piccoli e voce stridula.
Le caratteristiche tipiche di questo personaggio sono quelle di essere sempre sorridente, nonostante le sue disavventure, un andamento buffo e l'incapacità di custodire i segreti.
Ad oggi l'appellativo Pulcinella viene dato a coloro che trascorrono le loro giornate nell'ozio, con fare e modi isilaranti.
Il busto è diventato un vero e proprio oggetto scaramantico, infatti è una meta fissa per tutti i turisti superstiziosi, infatti si narra che strofinare il naso di Pulcinella porti fortuna, e a furia di sfregare, il colore sta sbiadendo, diventando quasi dorato.

E con questa terza e ultima tappa che finisce il nostro itinerario alla scoperta dei luoghi insoliti nel capoluogo campano, l'intento era quello di far capire che ogni vicolo, strada e oggetti celano molto di più di quello che a prima vista si può percepire.